La situazione internazionale è in fieri, come usa dire e non smette di rivelarci veri e propri colpi di scena, se vogliamo usare questa immagine che viene abitualmente impiegata nell’ambito filmico. Ebbene leggiamo Agi, Agenzia Italia quanto segue all’ONU, Cina e India, astenute sull’aggressione russa all’Ucraina spiega ancora Agi quanto segue smentita la ricostruzione di Borel, secondo il quale Pechino e Nuova Delhi avevano approvato una risoluzione che menzionava l’invasione ai danni di Kiev. I due Paesi, spiega ancora Agi, hanno in realtà approvato il testo nel suo complesso, ma non si sono espressi su quel passaggio chiave. Ora si tratta di una novità davvero degna di rilievo, che, a ben vedere, conferma quanto già sapevamo, anche se di tutto ha fatto e continua a fare Washington di comune accordo, s’intende con le sue colonie, tra cui l’Italia, per smentire questo dato di fatto. E il dato di fatto è il seguente Cina e India, naturalmente, preferirebbero la pace, ma in casi estremi non saranno certo schierate con l’imperialismo di Washington.

Al contrario, possiamo ben ribadire che l’India e la Cina si stanno adoperando per favorire la pace e le sue trattative. Soprattutto la Cina, come sappiamo, si è adoperata in ogni guisa per promuovere piani di pace, accordi. Sappiamo bene che Xi Jim Ping si è incontrato con Putin e ha anche avuto colloqui con il Guitto Zelensky, attore Nato, prodotto in vitro a Washington, se non a Hollywood. E nondimeno benché di tutto faccia per propiziare la pace e gli accordi, la Cina e a questo punto anche l’India, al momento giusto, che speriamo non debba arrivare, si schiereranno con la Russia e contro gli Stati Uniti d’America. Non tanto perché siano cultrici della Russia di Vladimir Putin in quanto tale, ma semplicemente per un giuoco di rapporti di forza tale per cui è nel loro interesse contrastare l’imperialismo di Washington. È nel loro interesse economico e commerciale, dato che la Russia è un partner fondamentale sia della Cina sia dell’india. Ma poi è nel loro interesse anche sul piano stricto sensu geopolitico dacché sanno benissimo che le mire espansionistiche e imperialistiche della civiltà dell’hamburger sono destinate, presto o tardi, a far entrare nel mirino anche la Cina e anche l’India. Perché questo è il punto fondamentale.

La civiltà del dollaro aspira a porsi come l’unica potenza in grado di governare il mondo sottomettendo di volta in volta tutti quei governi che ancora non si siano genuflessi al leviatano a stelle strisce. La Cina sa benissimo infatti, che dopo la Russia toccherà a lei. Già quello che sta accadendo a Taiwan è un chiaro segnale di quanto stiamo dicendo. Ed ecco allora che da questi ultimi documenti affiora limpidamente una volta di più come la Cina e adesso anche l’India siano pronte, nonostante cerchino in ogni modo di favorire la pace, a schierarsi fermamente contro l’imperialismo a stelle e strisce. In difesa della loro sovranità e in difesa secondariamente, in maniera convergente, di quel multipolarismo che la civiltà del dollaro non può accettare dacché lo ripetiamo per l’ennesima volta la globalizzazione non è altro, in fondo, che un’americanizzazione coatta del mondo che pone in essere una nuova figura dell’imperialismo, quello statunitense che cerca di sottomettere il mondo intero a Washington.

Radioattività con Diego Fusaro

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