Pubblicato il: 20/12/2024

Un contributo per rilanciare i consumi e le spese delle famiglie, in un periodo in cui il carovita rappresenta una minaccia per il potere d'acquisto e per i risparmi accumulati nel tempo: in questa prospettiva va considerato il nuovo bonus elettrodomestici 2025, presente tra gli emendamenti al testo della manovra depositati dal Governo in Commissione Bilancio alla Camera.

In base alle ultime indiscrezioni che giungono da Montecitorio, la dotazione finanziaria per coprire l'incentivo sarà pari a 50 milioni di euro, ossia un sesto di quella inizialmente proposta. Rispetto alla proposta originale della Lega, il bonus elettrodomestici 2025 è stato ridimensionato anche perché varrà solo per il prossimo anno (salvo proroghe) e non per un triennio. Inoltre l'agevolazione si applicherà fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Chi, nei prossimi mesi, ha programmato di comprare un frigo, una lavatrice o altro grande elettrodomestico, potrà così giovarsi di un'agevolazione che:

  • si applicherà in caso di acquisto di un grande elettrodomestico almeno di classe energetica B, prodotto in Europa;
  • si caratterizzerà come contributo fino al 30% del prezzo di acquisto, a coprire un massimo di 100 euro della cifra totale della spesa;
  • sarà utilizzabile da tutti i contribuenti, ma con condizioni di maggior favore per i nuclei familiari con ISEE entro i 25mila euro, che infatti potranno giovarsi di un bonus pari a 200 euro;
  • potrà valere per la sostituzione di un solo elettrodomestico per nucleo familiare;
  • sarà erogato a condizione che il beneficiario smaltisca gli elettrodomestici obsoleti attraverso il riciclo.
La volontà dell'Esecutivo è quella di sollecitare il ricambio degli elettrodomestici, con una speciale attenzione all'efficienza energetica, alla riduzione dell'inquinamento ambientale e all'industria del riciclo. Ecco perché il bonus elettrodomestici 2025 mira, in primis, a sostituire i dispositivi ormai vecchi – e non corrispondenti alle raccomandazioni comunitarie sul risparmio energetico – con apparecchi più performanti ed ecosostenibili. Il bonus, al contempo, intende sostenere il settore industriale italiano della produzione degli elettrodomestici, oltre a far spendere meno in bolletta.

Cogliamo l'occasione per ricordare che le classi energetiche degli elettrodomestici sono state introdotte e regolamentate dall'Unione Europea, al fine di dare ai consumatori informazioni chiare e standardizzate sull'efficienza energetica degli elettrodomestici, agevolando sia transizione ecologica che scelte d'acquisto più consapevoli e sostenibili. In particolare, gli apparecchi di classe energetica elevata (come quelli classificati A o B) consentono un oggettivo taglio dei costi in bolletta, in virtù del minor consumo di energia rispetto ai modelli meno efficienti. In termini pratici, i nuovi elettrodomestici consumano meno elettricità per svolgere le stesse funzioni. Inoltre, sono progettati con tecnologie avanzate che riducono gli sprechi di energia (come i motori inverter). Ecco perché, nel lungo periodo, il costo iniziale più alto di un elettrodomestico efficiente sarà compensato dal risparmio nelle bollette energetiche.

Il bonus in oggetto trae origine da una proposta di legge della maggioranza, recepita poi in un emendamento al testo della legge di Bilancio 2025. Per essere operativa, la novità dovrà essere approvata definitivamente – entro il 31 dicembre prossimo – con il testo della manovra. L'applicazione pratica dell'incentivo necessiterà però di un ulteriore passaggio: il decreto attuativo ad hoc del Ministero del Made in Italy, di concerto con il Ministero dell'Economia. Tale provvedimento disporrà nel dettaglio criteri e modalità di accesso al bonus elettrodomestici 2025.


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