Pubblicato il: 21/12/2024
Sebbene non si tratti di cambiamenti radicali nelle regole generali sulla prescrizione, ci sono alcune novità che riguardano i contribuenti nel 2025. Una delle principali è l'estensione della prescrizione automatica per le cartelle esattoriali. In pratica, le cartelle affidate all'Agenzia delle Entrate Riscossione e che non sono più esigibili verranno cancellate automaticamente dopo 5 anni. Questo porterà sicuramente a un alleggerimento per tanti contribuenti che hanno vecchi debiti non riscossi.
Inoltre, a causa della pandemia di Covid-19, ci sono stati degli slittamenti nei termini di accertamento fiscale, che potrebbero influire sulle scadenze di alcune cartelle esattoriali. In particolare, durante l'emergenza sanitaria, i tempi per il recupero di imposte e tributi sono stati sospesi, e la Corte di Cassazione potrebbe chiarire definitivamente queste situazioni nel 2025.
I debiti che si estingueranno nel 2025
Nel 2025, una serie di debiti risalenti a determinati anni andrà in prescrizione. Tra questi ci sono crediti legati a fatture, contratti e anche multe. Vediamo insieme alcuni dei debiti che saranno estinti.
Debiti con prescrizione di 5 anni
I debiti che risalgono al 2020 o al 2019, e che hanno una prescrizione quinquennale, si estingueranno nel 2025. Questi includono:
- Bollette telefoniche
- Omessa dichiarazione dei redditi
- Canoni di locazione
- Multe stradali
- Spese condominiali ordinarie
- Spese per ristrutturazioni
- TFR (Trattamento di Fine Rapporto) e indennità di fine lavoro
- Interessi bancari
- Risarcimenti danni da fatti illeciti
- Rendite vitalizie
- Utili dei soci in azienda
- Abbonamenti a servizi come streaming e pay-tv
- Imposte locali (IMU, Tari, ecc.)
- Contributi INPS e INAIL
- Cartelle esattoriali relative a tributi con prescrizione quinquennale.
In generale, i debiti che derivano da pagamenti periodici (ad esempio bollette e rate di mutuo) o da illeciti (come multe e danni) si prescrivono dopo 5 anni.
Debiti con prescrizione di 10 anni
Anche i debiti contrattuali o derivanti da fatture emesse nel 2015 andranno in prescrizione nel 2025. Sono inclusi, tra gli altri:
- Fatture insolute
- Prestiti, finanziamenti e mutui
- Tasse e imposte (Irpef, IVA, ecc.)
- Ticket sanitari
- Sentenze di condanna e decreti ingiuntivi
- Spese condominiali straordinarie.
Anche se il debito è prescritto, se viene richiesta una somma successivamente alla scadenza, si ha il diritto di opporsi.
Debiti con prescrizione breve
Ci sono poi debiti con una prescrizione più breve, che si estingueranno in 6 mesi o 1 anno. Per esempio:
- Servizi di soggiorno come hotel, B&B e alberghi
- Compensi per lezioni private (insegnanti e corsi occasionali)
- Prestazioni professionali per periodi inferiori a un mese
- Compensi per ufficiali giudiziari
- Prezzo dei medicinali
- Acquisti al dettaglio senza scopo commerciale.
Debiti con prescrizione triennale
Alcuni debiti si prescrivono in 3 anni. Per esempio, i pagamenti per prestazioni di lavoro superiori a un mese o i compensi per opere professionali. Anche il bollo auto si prescrive dopo 3 anni, ma a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo alla scadenza. Quindi, nel 2025, il bollo auto che doveva essere pagato nel 2021 sarà già prescritto.
Debiti del 2023
Nel 2025 si prescriveranno anche le bollette di luce, acqua e gas emesse nel 2023, così come le spese condominiali dovute dall'inquilino nell’anno passato. La prescrizione parte dall’ultimo giorno utile per il pagamento, quindi è importante fare attenzione alle scadenze.
Come calcolare la decorrenza della prescrizione
Per capire quando un debito si prescrive, bisogna conoscere il momento in cui il pagamento sarebbe dovuto. Ad esempio, per i crediti di lavoro, la decorrenza inizia dal termine del rapporto di lavoro. Per i pagamenti periodici, la prescrizione si calcola separatamente per ogni rata.
Nel caso delle imposte e sanzioni fiscali, il termine parte sempre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui era previsto il pagamento. Quindi, per esempio, tutte le imposte relative al 2019 si prescrivono a partire dal 1° gennaio 2025.
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