Pubblicato il: 05/01/2025

Anche nel 2025 è stato confermato il bonus per colf e badanti, erogato da Cas.Sa.Colf e con importi che variano tra i 300 e i 3.600 euro.
Si tratta di un incentivo destinato ai datori di lavoro domestico, per coprire parzialmente i costi legati all’assunzione di colf o badanti. Tuttavia, il bonus comprende anche altre prestazioni economiche, come contributi per spese di nascita, malattia, ricovero e altre situazioni che possono interessare personalmente i lavoratori domestici.
L’iniziativa mira, dunque, a supportare sia i datori di lavoro sia i collaboratori domestici, offrendo un sostegno economico ampio e articolato.

Affidarsi a una badante per l’assistenza di anziani o persone non autosufficienti comporta spese non indifferenti, tra salario e contributi previdenziali, parte dei quali resta a carico del lavoratore stesso. Per questa ragione è stato introdotto un bonus di 300 euro mensili per i datori di lavoro che assumono regolarmente collaboratori domestici. Tale misura, inclusa nel regolamento Cas.Sa.Colf, non è temporanea, ma strutturale e continuerà a rimanere operativa fino a eventuali modifiche del regolamento.
In totale, l’incentivo può arrivare a 3.600 euro annui, contribuendo a ridurre i costi legati all’impiego domestico. Non tutti i datori di lavoro, però, possono accedervi: il bonus infatti è riservato ai non autosufficienti, per i quali l’assunzione di un assistente familiare rappresenta una necessità imprescindibile per preservare una minima autonomia rispetto ai familiari.
Per beneficiare del bonus, il datore di lavoro deve essere iscritto a Cas.Sa.Colf con almeno un anno di contribuzione regolare.

Cas.Sa.Colf è un fondo previsto dalla contrattazione nazionale, pensato per fornire servizi ai lavoratori domestici e ai loro datori di lavoro iscritti. Offre tutele sanitarie, assistenziali e assicurative, con costi suddivisi tra datore di lavoro (0,04 euro l’ora) e dipendente (0,02 euro l’ora). I contributi, versati trimestralmente, devono essere calcolati in base alle ore di lavoro svolto durante i tre mesi.
Se la somma annuale versata non raggiunge i 25 euro, cifra minima per accedere alle prestazioni, è possibile integrare i versamenti volontariamente. Per i lavoratori domestici, i contributi versati da tutti i datori di lavoro vengono cumulati per calcolare l’importo totale disponibile al momento della richiesta.

Nel 2025 sono previsti due distinti incentivi:

  • bonus da 3.600 euro annui: prevede un rimborso di 300 euro mensili per i datori di lavoro non autosufficienti, certificati da documentazione medica;
  • bonus maternità da 300 euro una tantum: è riconosciuto ai datori di lavoro che assumono un sostituto per colf o badanti in maternità.
Questi incentivi mirano a promuovere il lavoro regolare nel settore domestico e a sostenere le esigenze di lavoratori e datori di lavoro.

Per ottenere il contributo, il richiedente deve soddisfare alcune condizioni:

  • versamenti regolari a Cas.Sa.Colf per almeno un anno (contributi trimestrali pari ad almeno 25 euro annui);
  • iscrizione al fondo prima del compimento dei 60 anni;
  • stato di non autosufficienza, che deve sopraggiungere dopo l’iscrizione.
La non autosufficienza deve essere permanente e comprovata da una commissione medica incaricata da Cas.Sa.Colf. Viene valutata l’autonomia del richiedente nelle attività quotidiane, assegnando punteggi che devono raggiungere almeno la cifra di 40 per certificare la condizione.

Il datore di lavoro o un suo rappresentante deve inoltrare la richiesta a Cas.Sa.Colf, allegando un questionario medico compilato e una relazione sanitaria dettagliata. Una volta accolta la domanda, la prestazione decorre dal mese successivo alla presentazione.

Oltre al contributo per i non autosufficienti, Cas.Sa.Colf offre un incentivo per i datori di lavoro che devono sostituire collaboratori domestici in maternità. Questo bonus copre fino a 300 euro annui per le spese legate al nuovo contratto per l’assunzione di un collaboratore domestico in sostituzione, a condizione che il datore di lavoro abbia versato contributi per almeno un anno e presenti la documentazione dell’assunzione.


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