Pubblicato il: 19/11/2024

Nel 2025, circa 3 milioni di lettere verranno inviate dall'Agenzia delle Entrate ai contribuenti italiani. Questa serie di comunicazioni, che rientra nell'ambito di un accordo tra il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e l'Agenzia delle Entrate, ha lo scopo di semplificare la regolarizzazione delle posizioni fiscali, riducendo le sanzioni per chi decide di correggersi spontaneamente.
L’iniziativa è un’evoluzione di un sistema che – già da anni – cerca di stabilire un rapporto più trasparente e collaborativo tra Fisco e contribuenti.
Nel 2015, per esempio, furono inviate circa 300.000 lettere con un recupero di circa 300 milioni di euro. Nel 2023, invece, le comunicazioni inviate sono state oltre 3 milioni, con un recupero che ha superato i 4 miliardi di euro.
Il sistema sembra funzionare e, per il 2025, si prevede un ulteriore potenziamento delle comunicazioni.
Questo processo si inserisce anche in una più ampia riflessione sulla giustizia fiscale, come emerso nel recente convegno "Etica & Fisco" che si è svolto il 16 novembre a Pistoia, dove esperti del settore hanno discusso il futuro delle politiche fiscali e l’importanza di educare i cittadini alla consapevolezza delle proprie responsabilità fiscali.
L’Agenzia delle Entrate agirà principalmente su cinque fronti: vediamoli nel dettaglio.
Le novità sul controllo delle dichiarazioni Iva
Il primo intervento riguarderà la mancata presentazione delle comunicazioni relative alle liquidazioni periodiche Iva. Se un contribuente – nonostante abbia trasmesso fatture elettroniche o corrispettivi telematici – non presenta la comunicazione trimestrale, riceverà una lettera. Questo avviso gli consentirà di correggere la sua situazione direttamente nella dichiarazione annuale, evitando sanzioni pesanti.
Le comunicazioni per dichiarazioni errate o omesse
Un altro fronte su cui si concentrerà l'Agenzia delle Entrate è quello delle dichiarazioni omesse o infedeli da parte dei contribuenti. Se una persona fisica non ha presentato la dichiarazione dei redditi o ha fatto dichiarazioni errate, verrà avvisata. Stessa sorte per le anomalie nei dati Isa (Indicatori sintetici di affidabilità fiscale). L'invio delle comunicazioni mira a far emergere gli errori e – anche in questo caso – a consentire ai contribuenti di correggerli senza incorrere in sanzioni troppo severe.
Anomalie tra incassi e dichiarazioni Iva
Un altro aspetto monitorato sarà il confronto tra gli incassi elettronici e i corrispettivi dichiarati dai titolari di partita Iva. Se emerge una discrepanza tra quanto pagato dai clienti (tramite sistemi di pagamento elettronico) e quanto dichiarato nelle fatture, verrà inviata una lettera per segnalare la discrepanza. L’obiettivo è sempre lo stesso: permettere ai contribuenti di correggere le informazioni senza dover affrontare controlli più approfonditi da parte del Fisco.
Avvisi per chi non ha presentato la dichiarazione dei redditi
Infine, nel 2025, il Fisco invierà anche un ulteriore tipo di comunicazione "preventiva" a coloro che, pur avendo redditi da lavoro dipendente o da locazioni, non hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro la scadenza. Questi contribuenti riceveranno un promemoria che li esorterà a mettersi in regola entro i 90 giorni successivi alla data di scadenza. In questo modo, potranno evitare sanzioni pesanti, correggendo le loro dichiarazioni in tempo.

Vai alla Fonte

Di