Fonte: DOTT. ROMINA CARDIA

Il Fisco potenzia i controlli grazie a un nuovo algoritmo avanzato. Vediamo chi è più a rischio e come cambiano le verifiche

Il Fisco ha deciso di modernizzare il sistema di controllo delle dichiarazioni fiscali attraverso l’introduzione di un nuovo algoritmo, supportato dall’intelligenza artificiale. Questa innovazione è parte del D.Lgs. n. 13/2024, che ha come obiettivo la riorganizzazione e il miglioramento dell’efficacia delle attività di controllo.

Grazie a questo strumento, sarà possibile analizzare automaticamente – e con maggiore precisione – le dichiarazioni fiscali, per individuare possibili anomalie o irregolarità.

Il nuovo sistema selezionerà in modo automatizzato le posizioni fiscali che presentano più rischi di evasione, utilizzando criteri specifici come:

  • discrepanze tra reddito dichiarato e spese sostenute;
  • incongruenze in settori ad alto rischio di evasione, come commercio, turismo e servizi;
  • pattern di comportamento sospetti, che potrebbero indicare tentativi di frode o evasione.

Funzionamento dei controlli: cosa prevede il D.Lgs. n. 13/2024

Il Decreto Legislativo n. 13/2024 rappresenta un cambiamento importante nell’approccio ai controlli fiscali. Prevede, infatti, l’uso di modelli predittivi e algoritmi avanzati per ottimizzare le attività di monitoraggio e selezionare le dichiarazioni più a rischio.

Questa tecnologia consente all’Agenzia delle Entrate di utilizzare risorse in modo più strategico, concentrandosi sui casi con la maggiore probabilità di irregolarità e alleggerendo il sistema da controlli superflui su contribuenti a basso rischio.

Categorie sotto osservazione: chi rischia di più?

Con il nuovo algoritmo, chi potrebbe essere più esposto ai controlli fiscali? Ecco le categorie principali:

  • professionisti e lavoratori autonomi: chi non tiene una contabilità automatizzata o non ha una documentazione completa potrebbe essere soggetto a verifiche, specialmente se le spese dichiarate appaiono eccessive rispetto ai redditi;
  • imprese in settori ad alto rischio: le aziende che operano in settori come commercio, servizi e turismo, notoriamente più soggetti a fenomeni di evasione fiscale, saranno probabilmente oggetto di controlli più frequenti;
  • dichiarazioni con discrepanze nei dati: errori formali o incongruenze tra i redditi dichiarati e quelli verificabili tramite altre fonti, come registri bancari o dati pubblici, rappresentano un elemento di rischio per i contribuenti;
  • irregolarità nei pagamenti IVA: le dichiarazioni IVA che non combaciano con le altre sezioni della dichiarazione fiscale, o che evidenziano schemi di possibile evasione, saranno selezionate per controlli più approfonditi.

Implicazioni per i contribuenti: cosa fare per evitare problemi

L’introduzione dell’intelligenza artificiale nei controlli fiscali rende il processo più rapido e preciso, ma comporta anche una maggiore probabilità di essere selezionati per verifiche, anche per errori marginali o incongruenze non intenzionali.

Per questo motivo, i contribuenti devono prestare maggiore attenzione quando compilano le proprie dichiarazioni. Ecco alcuni consigli utili per non rischiare controlli e sanzioni:

  • assicurarsi che tutte le dichiarazioni siano complete e coerenti;
  • conservare accuratamente la documentazione di supporto, come ricevute e giustificativi di spese ed entrate;
  • verificare la correttezza dei dati, per evitare errori formali che potrebbero attivare il sistema automatizzato di controllo.

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