Pubblicato il: 23/11/2024

Ogni automobilista deve o dovrebbe sempre ricordare qual è il significato delle strisce, che circoscrivono le aree destinate al parcheggio delle macchine. Altrimenti il pericolo concreto è quello di subire una sanzione amministrativa pecuniaria, dovuta a disattenzione o a scarsa memoria di quanto imparato nelle lezioni di scuola guida.

Le strisce, dette tecnicamente “stalli”, sono raffigurate sull'asfalto e indicano il perimetro entro il quale si può posteggiare l'automobile. Le più comuni sono quelle di colore bianco (sosta gratuita) e giallo (spazio riservato a categorie specifiche, come i disabili) ma, oltre a queste, troviamo frequentemente anche le strisce di colore blu, delimitanti le aree di sosta a pagamento. Una volta parcheggiato in queste ultime, il patentato dovrà comprare un ticket, versando così la tariffa oraria indicata nella segnaletica verticale in zona.

Ebbene, tra gli automobilisti una questione assai ricorrente è quella che segue: la legge consente un termine di tolleranza tra l'ultimo ticket e il prossimo? Oppure all'automobilista non può essere perdonato il ritardo di qualche minuto, nell'acquisto di un nuovo biglietto per la sosta? Ci riferiamo al caso – nient'affatto raro – in cui l'automobilista, che ha posteggiato la macchina in un'area con strisce blu, va a fare delle commissioni e impiega più tempo del previsto, lasciando la vettura “scoperta”. Al ritorno trova la multa inflitta dal vigile.

Sgomberando il campo da possibili dubbi, ricordiamo che le norme inerenti veicoli e circolazione stradale non ammettono particolari sconti a riguardo. Nella legge non è menzionato alcun possibile margine di tolleranza tra un ticket e l'altro e perciò, a rigor di logica, l'automobilista dovrà essere in grado di coprire subito la prosecuzione della sosta in area con strisce blu, per non rischiare una sanzione oscillante tra i 42 e i 173 euro, prevista dall'art. 157 del Codice della strada (pur con la riduzione del 30%, applicata se la multa è pagata entro 5 giorni dalla data di contestazione o notificazione del verbale).

In sintesi: al termine dell'ultimo minuto di sosta coperto dal ticket, l'automobilista farà bene ad essere di nuovo presso il posteggio con le strisce blu, al fine di spostare il suo mezzo o acquistare – tempestivamente – un nuovo biglietto.

Qualche anno fa è stata una sentenza della Cassazione a fare ulteriore chiarezza sul tema delle conseguenze sanzionatorie per gli automobilisti poco puntuali nell'acquisto di un nuovo ticket per il prolungamento della sosta. Infatti, con la sentenza n. 7839 del 2022, è stato stabilito che – nel momento in cui scade l'ultimo minuto coperto dal talloncino o tagliando strisce blu – è come se la sosta ricominciasse da zero, senza contare il tempo precedente di regolare parcheggio.

In altre parole, per i giudici di piazza Cavour, se il patentato non si attiva per tempo, acquistando il biglietto con buon anticipo rispetto all'orario di scadenza del ticket strisce blu, è come se non avesse mai pagato, restando scoperto e potenzialmente "multabile", così come previsto dal Codice della Strada.

Concludendo, va pur ricordato che alcune amministrazioni locali hanno stabilito un periodo di 15 minuti di tolleranza, onde agevolare l'automobilista nella fase di rinnovo del ticket. La finalità di questa previsione è quella di evitare situazioni in qualche modo paradossali, nelle quali la sanzione pecuniaria viene emessa nello stesso momento in cui si paga l'ulteriore ora di parcheggio nell'area strisce blu.


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