Pubblicato il: 15/11/2024

Dal disegno di legge di bilancio per il 2025 emergono diverse misure per il sostegno dei soggetti in condizioni di disagio economico e di indigenza, al fine di proseguire l’attuazione delle politiche di contrasto alla privazione economico-sociale.

Per tale finalità, a decorrere dall’anno 2025, si prevede in particolare:

  • l’incremento di 50 milioni di euro annui della dotazione del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti, di cui all’articolo 58 del D.L. n. 83 del 2012, istituito presso l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), mediante organizzazioni caritevoli:
  • incremento di 500 milioni di euro della dotazione del Fondo per l’acquisto dei beni di prima necessità istituito dal comma 450, art. 1, della L. n. 197 del 2022 (legge di bilancio 2023), destinato all’acquisto di beni alimentari da parte dei soggetti che presentano un ISEE non superiore a 15.000 euro.
Il contributo per l’acquisto dei beni alimentari di prima necessità per il 2024 viene attuato mediante un trasferimento in danaro pari a 500 euro per nucleo familiare, erogabile tramite una carta elettronica di pagamento, prepagata e ricaricabile, messa a disposizione da Poste Italiane per il tramite della società controllata Postepay. Lo strumento è noto come “Carta Dedicata a Te”

La Social Card è nominativa e ed è resa già operativa con l’accredito del contributo erogato a partire dallo scorso mese di settembre. Il primo pagamento dovrà essere effettuato entro il 16 dicembre 2024, pena la decadenza dal beneficio.

Anche se l’iniziativa resta confermata per il 2025, occorre rilevare tuttavia che il budget stanziato, d’importo inferiore rispetto a quello dell’anno precedente, potrebbe comportare l’erogazione di un assegno più basso di quello attualmente corrisposto, con la conseguenza che potranno accedere a questo sostegno un numero di famiglie inferiore rispetto agli anni precedenti.

Ai fini dell’assegnazione del sussidio, la priorità – si ricorda – spetta in prima battuta ai nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno minore, nato entro il 31 dicembre 2010.
Quindi, compatibilmente con la disponibilità delle carte, si prendono in considerazione i nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno minore nato entro il 31 dicembre 2006 e, in via residuale, i nuclei familiari senza minori composti da non meno di tre componenti.
Si parte in ogni caso dai nuclei con indicatore ISEE più basso.

La lista dei beneficiari idonei è stata già creata da ogni singolo comune sulla base dei seguenti criteri:

  1. Nuclei che registrano la presenza di almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2010, con i seguenti criteri di priorità:
  •  indicatore dell’ISEE ordinario crescente;
  •  data di nascita dei tre componenti più giovani;
  •  numero componenti della DSU (almeno tre persone).
2. Nuclei che registrano la presenza di almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2006, con i seguenti criteri di priorità:
  • indicatore dell’ISEE ordinario crescente;
  • data di nascita dei tre componenti più giovani; numero componenti della DSU (almeno tre persone).
3. I restanti posti in graduatoria sono definiti in base alla numerosità dei componenti DSU (almeno 3 persone), con i seguenti criteri di priorità:
  • indicatore dell’ISEE ordinario crescente;
  •  data di nascita dei tre componenti più giovani.

Non potranno usufruire della social card i beneficiari di indennità di disoccupazione (Naspi e Dis-Coll), cassa integrazione, mobilità e assegno di inclusione.

Ma come avviene l’utilizzo?

Per l’utilizzo non è necessario avviare alcuna procedura. Il rilascio, in forma gratuita, segue la trasmissione da parte dell’Inps ai Comuni dell’elenco dei nuclei familiari in possesso dei requisiti indicati. Il ritiro avverrà presso gli Uffici Postali presentando la comunicazione ricevuta, il documento d’identità e il codice fiscale.

Infine, qualora siano disponibili, in base alle informazioni fornite dai servizi sociali, le social card potranno essere consegnate anche a famiglie composte da una sola persona in situazioni di bisogno.


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