Pubblicato il: 18/09/2024

Questa manovra si sommerà a quella già approvata per lo scorso anno che ha portato al taglio di 10 milioni di euro. Grande è l'indignazione dei sindacati, soprattutto della Cgil: infatti la segretaria confederale della Cgil, Lara Ghiglione, ha denunciato il comportamento del Governo.
La manovra prevede un taglio alle pensioni che superano di quattro volte il minimo: quindi pensioni di circa 1650 euro mensili che, come fanno notare i sindacati, non rientrano tra quelle considerabili come "ricche".

Inoltre, stando a un calcolo del Dipartimento Previdenza della Cgil e dello Spi, le pensioni che nel 2022 ammontavano a 1732 euro arriverebbero, oggi, a 968 euro mensili. Allargando il calcolo alle varie pensioni, si può affermare che la perdita partirà da 8.772 euro annui per un pensionato che percepisce 1.732 euro netti, fino a 44.462 euro annui per chi ne percepisce 2.646.

Ma come viene deciso il taglio delle pensioni? Tutto viene stabilito in base al meccanismo di indicizzazione che, stabilitasi l'inflazione all'1,5%, prevede il recupero:

  • pieno di queste somme dalle pensioni che superano di quattro volte la minima;
  • dell'85% per quelle tra 4 e 5 volte;
  • 47% tra le 6 e le 8 volte l'importo minimo;
  • 37% per le 9 volte l'importo minimo;
  • 22% per l'ultimo scaglione.
In definitiva possiamo dire che il risparmio è stato di oltre 6 miliardi e 800 milioni per l’anno 2024. Per il decennio 2023/2032, il risparmio contabilizzato ammonta ad oltre 61 miliardi di euro, di cui 36 miliardi e 805 milioni di euro direttamente dal taglio delle pensioni, per una somma pari al 60% della minore spesa lorda.

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