Dopo la carne sintetica l’ultima trovata è quella del latte sintetico. Oltre a non essere prodotti più sostenibili di quelli naturali, perché la loro produzione richiede una quantità d’energia maggiore e di conseguenza verrebbero prodotte quantità d’inquinamento superiori, possono causare anche nuove allergie che al momento non sono neanche state studiate. L’introduzione di questi nuovi alimenti potrebbe anche andare ad aggravare il settore agroalimentare, già in crisi con la situazione economica attuale. Per parlare delle prospettive italiane e delle trasformazioni che stanno coinvolgendo un settore fondamentale per il nostro paese, Francesco Borgonovo ha intervistato il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini:

E’ un mero interesse finanziario, speculativo economico – spiega Prandini – dove le persone che oggi sono interessate sono gli stessi che detengono già le proprietà e le registrazioni per quanto riguarda sia i marchi sia i processi dell’high tech, come Big Pharma, e oggi si vogliono occupare anche di tutta la filiera del prodotto agroalimentare. Col sistema tradizionale non lo possono fare, perché ovviamente vorrebbe dire esporsi troppo. Lo possono fare invece demonizzando quello che è stato il cibo per come l’abbiamo conosciuto fino a oggi, per crearsi un prodotto alternativo che con pochi stabilimenti, tu lo produci e lo distribuisci in modo diverso rispetto a quelle che sono anche le caratteristiche che abbiamo conosciuto fino a oggi.

Significherebbe perdere milioni di posti di lavoro, cancellare intere filiere produttive, depauperare dei territori di eccellenza. Oggi ci sono degli interessi di carattere economico, che hanno una forza politico-economica che è più rilevante rispetto a quello di un governo democraticamente eletto da una vera popolazione. Questi andranno a incidere nel modificare anche le scelte di quelli che sono governi democraticamente eletti“.

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